MARIA MADDALENA ROSSI (1906-1995)
Maria era nata il 29 settembre 1906 a Codevilla. Dopo essersi laureata nel 1930, in Chimica, si sposò con Antonio Semproni; insieme a lui si iscrisse al Partito Comunista Clandestino. Venne scoperta e mandata a Sant'Angelo nelle Marche fino al 25 luglio 1943. Si trasferì poi in Svizzera dedicandosi alla raccolta fondi per il partito. In quel periodo che si trovava in Svizzera, cominciò a scrivere per dei periodici, continuando così anche in Italia nel suo impegno giornalistico.
Dopodiché si occupò, nel Partito Comunista, della questione parità e pari opportunità, essendo responsabile della Commissione femminile del PCI Alta Italia.
Dopo essere entrata a far parte dell’Assemblea Costituente con altre 20 deputate, Maria intervenne molte volte per difendere la parità tra genere femminile e maschile in ambito familiare, lavorativo e sociale. I suoi colleghi maschi però mostrarono tanto pregiudizio perché avevano una visione patriarcale della famiglia; così lei denunciò questa cosa il 21 Aprile 1947.
Più tardi, oltre al suo impegno per la parità di genere ci fu quello della pace, perché voleva dimostrare che non era solo una parola ma un obiettivo da raggiungere. Maria, poté sottolineare questo argomento in un’assemblea per il trattato di pace tra Italia e le potenze alleate, il 10 febbraio 1947.
Proseguendo nel suo impegno per la pace, venne rieletta nelle prime legislature del Parlamento. Nel 1963 si dedicò alla politica locale e tra il 1970 e il 1975 ricoprì il ruolo di sindaca a Porto Venere.
Prima della sua morte, avvenuta il 19 Settembre 1995, donò al Comune di Codevilla le sue opere di arte contemporanea, ciò da cui aveva trovato ispirazione per il suo impegno sulla pace.
IL SUO APPORTO ALLA COSTITUZIONE
Nel 1946 viene eletta all'Assemblea Costituente, dove porta in dote un importante patrimonio di esperienza e cultura che splende fin da subito nelle battaglie più difficili facendo squadra con le altre Costituenti, ma dimostrando anche una particolare determinazione nel difendere comunque le sue convinzioni.
Svolge numerosi interventi nel corso del dibattito, in seduta plenaria, sul progetto di Costituzione, adoperandosi per il riconoscimento della parità femminile sia nella famiglia che nel mondo del lavoro e con discorsi sull'obbligo da parte dello Stato di tutelare la famiglia e l'eguaglianza morale e civile dei coniugi.
Maria Maddalena Rossi viene eletta poi anche alla Camera dei Deputati nella prima legislatura repubblicana (1948-1953) - dove si distingue in particolare per le sue battaglie a favore dei minori, chiedendo per esempio di snellire i procedimenti di adozione.
Anche il tema della pace tra i popoli e gli Stati resterà una costante del suo impegno, sia in Parlamento sia come dirigente dell’Unione Donne Italiane di cui fu eletta Presidente Nazionale nel 1947, incarico che le venne rinnovato nel 1949 e nel 1953.
Lavoro svolto da: Giulia Lorenzoni e Sabrina El Hakkouni
LA VITA DI MARIA MADDALENA ROSSI
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